Abbiamo raccolto in questo disco le composizioni più praticate degli ultimi anni, cristallizzando una prassi di arrangiamento e composizione spontanea figlia di una interazione pluriennale.
Il contatto prolungato con struttura, melodia, ambienti di un immaginario comune produce un grado d’intesa che nell’esecuzione introduce un senso di immersione totale, rendendo il flusso musicale in grado di un trasporto narrativo reale e rinnovabile.
In accordo con la produzione abbiamo scelto il suono della presa diretta, che ci ha garantito l’intimità della musica dal vivo, attività prediletta, e l’emozione dell’errare (in doppia accezione): cerchiamo l’inaspettato nei luoghi più evidenti del nostro vocabolario sonoro, indagando da anni l’intimità della nostra capacità creativa e narrativa oltre il giudizio della struttura e della consuetudine.
Ci auguriamo che la nostra musica produca un grado di libertà nella capacità di immaginare scenari sonori nuovi, multiformi e in continuità con le pratiche musicali collettive che da millenni si susseguono nelle comunità, attraverso la storia.
Keep doin’ our business.
