Nella mia pratica compositiva e improvvisativa, decostruisco le entità matematico-musicali presenti nel mio mondo. Creo linguaggi attraverso la formulazione di altre geometrie sonore e psichiche, tracciate o disegnate su piani differenti e mobili. Da qui la necessità di nuovi assiomi (ciò che è fenomenologicamente evidente) e postulati, dai quali prendono l’avvio i miei Ricercare. Le sonorità e i timbri, nonché le scelte armoniche e l’attenzione alle forme, costituiscono i fuochi del flusso ricercato. Fondo, plasmo o sfibro la narratività musicale, sempre in cerca di aperture di visione. Nel suono e nelle tessiture, ben si nota inoltre l’influenza della mia pratica compositiva elettroacustica. Tra i compositori che, come punti di riferimento, mi hanno maggiormente spinto alla ricerca di una estetica pianistica propria, vi sono: Giacinto Scelsi, Cecil Taylor, Mal Waldron, Dmitrij Šostakovič.
Giacomo Grassi
Born as a classical pianist, he has later expanded his aesthetics from jazz to electroacoustics.