Vincenzo Lorusso nacque nel centro storico di Ruvo di Puglia il 4 giugno 1931 da una famiglia semplice. Cresciuto nella Scuola di Musica comunale con gli allora maestri Antonio e Alessandro Amenduni, mostrò da subito spiccate doti musicali al clarinetto. Nell’immediato dopoguerra, rapito dal jazz e probabilmente influenzato da Santino Tedone, suo compagno di banda e dal 1943 jazzista a soli 15 anni alla corte di Bruno Giannini, volle dedicarsi anche al sax contralto e al sax baritono. Suo modello era Charlie Parker, tuttavia i paragoni sono svariati. Il trombonista Dino Blasi lo accosta a Paul Desmond, chi scrive a Lee Konitz mentre Rudy Migliardi ne parla così: “Lo stile di Enzo mi ricordava Phil Woods: suono teso e articolato”.Richiesto solista poté girare l’Italia e l’Europa assieme a Cosimo Di Ceglie, Peppino Principe, Fred Bongusto, Mina, Pippo Caruso, Henghel Gualdi e molti altri partecipando tra le altre cose a due Sanremo (tra cui l’edizione del 1960) e a due anni di tournée in Italia con Perez Prado, nel 1957 e ’58, che lo voleva con sé in America. Il destino lo strappò la notte del 18 novembre 1966 a soli 35 anni in un incidente con la sua Fiat 600 bianca sulla Molfetta-Bisceglie.